Quando vado in pizzeria e vedo quei menù con decine e decine di pizze mi sento perduto perché so che le leggerò tutte e andrò poi a scegliere qualcosa di rassicurante. Lo stesso effetto me lo fanno le gelaterie e mi danno la stessa sensazione le liste dei vini nei ristoranti (ma queste un po’ meno).
Questa attività l’ho introdotta nella mia cassetta degli attrezzi dopo aver letto, quando uscì per BUR, il bel libro di Bill Burnett e Dave Evans intitolato Design your life. Come fare della tua vita un progetto meraviglioso. L’ho utilizzato spesso in orientamento con utenti di tutte le età e devo dire che ha sempre fatto il suo dovere. Ma anche come work-in durante le sedute di coaching ha sempre prodotto cose soddisfacenti per il coachee.
Il libro è la descrizione del processo utilizzato nell’omonimo seminario che gli autori tengono a Stanford per insegnare agli studenti come progettare la loro vita futura. Vi pare esagerato? Anche a me però il concetto che sta alla base di tutto questo libro non mi pare esagerato: trova il tempo per pensare, datti molte possibilità e agisci.
Ed effettivamente quello che spesso manca nelle persone, me compreso, sono quelle tre cose elencate sopra:
- Trova il tempo per pensare: sembra che tutto corra veloce e che il tempo ci sfugga tra le mani. Ci rimane così soltanto quello necessario a fare cose che soddisfano un bisogno immediato. E alla fine quello che ci manca è un progetto da inseguire.
- Datti molte possibilità: la maggior parte delle persone trova una o due vie da percorrere e spesso rimangono quelle per il resto della vita. E spesso quelle rimangono anche nei momenti di crisi
- Agisci: capita che rimanere fermi e non ottenere nulla paia più rassicurante che provare e fallire. Ma errori e tentativi servono a valutarsi e darsi nuovi appoggi
L’attività, che ho snellito a discapito della precisione che ha quella originale, è divisa in due parti: la prima veloce e abbastanza semplice e la seconda leggermente più complessa.
- Fare un elenco di 4 o 5 attività, lavorative o no, che ci fanno stare veramente bene. Es: Trascrivere relazioni, Camminare all’aperto, Occuparmi della contabilità, Stare con le persone, Parlare con i clienti, Cercare funghi, Andare ai saloni di settore, Lavorare il legno, Studiare i nuovi prodotti…
- In un foglio A4 mettere al centro una di quelle attività e mettere intorno, collegate alla parola centrale con una linea 4 o 5 parole che vi vengono in mente legate a quella attività
- Fare la stessa cosa con le nuove parole
- Continuare fin quando non avrete tre o quattro anelli intorno alla parola centrale
- Dall’anello più esterno mettere in evidenza quattro o cinque parole che vi colpiscono e/o vi balzano agli occhi
- Tutto questo lavoro deve occupare non più di 5/7 minuti
Questo è l’esempio che troverete nel libro:
Nell’esempio di Grant, lui ha scritto viaggio, trekking, surfing, campeggio e natura. Queste cose sono tutte direttamente collegate alla sua idea di “Stare all’aperto”. Poi ha preso ciascuna di queste parole e ha creato nuovi rami di associazioni di termini. Trekking gli ricordava montagne, che ha portato a esploratori. Viaggio lo ha portato ad Hawaii, Europa e zaino, e Hawaii lo ha condotto a spiaggia tropicale. Francia, associato a Europa, lo ha condotto a crepes-soufflè. Però surfing ha portato a spiagge, che ha portato a maree, che ha condotto a cicli, biciclette e corse. Ha portato anche a Giamaica, attraverso Usain Bolt (il cervello di Grant si è rivelato essere più creativo di quello che lui credeva), che ha portato all’idea di luoghi esotici.
da Design your life
Il lavoro da fare a questo punto è quello di cominciare a scrivere possibilità che vadano a dare soddisfazione alle parole che avete messe in evidenza.
Non dovete porvi limiti ma segnare anche le cose più assurde che vi vengono in mente.
Al protagonista della mappa sopra, che aveva identificato come attività entusiasmante “stare all’aperto”, partono tutte queste possibilità:
Grant ha estratto le parole occasionali che gli sembravano interessanti – in questo caso esploratori, spiaggia tropicale, pirati, luoghi esotici e corse in bicicletta – e poi ha guardato questi singoli termini e li ha combinati in un paio di idee possibili.
Poteva lavorare part-time in un campo estivo per ragazzi a cui piaceva l’aria aperta? Ancora meglio, diciamo un campo estivo sulla spiaggia? E se avesse accettato la promozione che gli offrivano, a patto però che fosse per un ufficio vicino a una spiaggia (si era informato, e la sua società ne aveva uno a Santa Cruz, California; oh Si!)? O, ancora meglio, qualche posto veramente esotico, come le Hawaii, dove avrebbe potuto aprire un camp estivo per ragazzi, ispirato ai pirati e dove si poteva fare surf (saltò fuori che la sua società aveva un ufficio anche li). E forse se avesse accettato la promozione avrebbe guadagnato abbastanza da potersi permettere una settimana lavorativa di quattro giorni, in modo da poter avere un po’ di tempo per “esplorare” alcune di queste nuove idee.
Questa è innovazione. Grant non è più bloccato. In realtà, ha più buone idee di quante ne servano. E, cosa più importante, sta cominciando a pensare che non sia una questione di trovare un lavoro perfetto, quanto di rendere “perfetto” quello che ha.
da Design Your Life
Burnett B., Evans D., Design your life. Come fare della tua vita un progetto meraviglioso, BUR, 9788817117937