Ormai tredici anni fa, più o meno, facevo docenza agli apprendisti minorenni in una delle quattro vallate della provincia aretina.
Spesso le lezioni con gli apprendisti minori erano incontri stremanti per me e per la tutor. E immagino lo fossero anche per loro che scappati dalla scuola per andare a lavorare si ritrovavano di nuovo sopra i banchi.
Il tentativo era sempre di utilizzare metodi attivi e di utilizzarli su tematiche attuali e per loro rilevanti. La tematica preferita era spesso quella dell’uso delle droghe e la loro esplorazione del mondo si limitava all’Olanda (i Paesi Bassi rimangono ancora oggi una delle mete più ambite da giovani e meno giovani).
Disegnai allora sulla lavagna una brutta cartina geografica nella quale si vedevano soltanto i confini dei continenti e cominciai a chiedere dove si trovavano un po’ di stati. Il risultato fu questo:
Mi affrettai a fotografarla con la fotocamera del cellulare di allora e il risultato è quello che è.
Alcune nazioni sono messe in più continenti perché i ragazzi, erano una decina, non erano d’accordo sulla collocazione.
Quando leggevo Martin Mystere questa cosa dei mondi immaginari mi affascinava molto. Dovrei ancora averne in camera, a casa dei miei genitori, diversi numeri. Con internet l’esplorazione diventa molto vasta, vi consiglio questo link pieno di mappe su Pinterest.
Soltanto anni più tardi le letture del BVZM, ma prima dell’esperienza con gli apprendisti minori, scoprì che il mondo poteva non essere come l’avevo sempre visto nelle cartine appese in aula e nell’atlante. Eccone tre importanti a partire dalla proiezione di Mercatore: