Succede, andando nelle scuole a fare orientamento, che alcuni dei ragazzi che si hanno davanti abbiano vagamente l’idea di cosa fare del proprio presente in funzione di un obiettivo futuro.
Non c’è da preoccuparsi per adesso: magari riusciranno più avanti a definire obiettivi e azioni da compiere.
La cosa che più preoccupa, e sulla quale intervenire, è allora la narrazione che fanno della situazione presente, sul vissuto quotidiano. Capita spesso che questa sia basata su parole e costrutti che fanno riferimento al fatto che non è loro responsabilità, che le cose accadono e che loro si limitano a gestire, che sono gli altri ad aver imposto… ad aver deciso per loro, ad aver tracciato la strada sulla quale per forza devono muoversi.
Nike ha prodotto, anni fa, questa pubblicità con i toni che le sono propri: forti emozioni ed esempi, possibilità che si realizzano e incitamento a volere di più da se stessi. Magari non a tutti piacciono e a non tutti Nike resta simpatica. Va bene così…