“Mi viene in mente un’intervista che lessi anni fa a un banchiere super ricco di New York, collezionista di vini di Bordeaux. Raccontava come la cosa che preferiva fare era bere i suoi Bordeaux del 1982 nel suo ufficio di Wall Street mentre mangiava un Big Mac. Mi piace come immagine: è un uomo ricchissimo, ha raggiunto il punto più in alto cui si può aspirare in una società capitalistica, eppure si avvelena l’esistenza vivendo in un ambiente tossico, bevendo vino tossico e mangiando cibo tossico. Dickens non avrebbe saputo scrivere di meglio.
I vini costosi mi fanno schifo. Il vino non è uno status symbol, è fatto per essere bevuto. Alla stessa maniera, non deve essere troppo economico: richiede terra, energia, sforzo, ha valore. Dovrebbe costare più o meno come un chilo di carne bovina.”
Tom Lubbe – Domaine Matassa