MARTINI fu pensato nel 2016 come base per far esercitare un gruppo di operatori sulla progettazione di interventi di orientamento narrativo. L’esito fu soddisfacente seppur non concluso e scorrendo potreste trovare qualche imprecisione sia sul piano operativo che di adeguamento del percorso agli obiettivi. Per ogni incontro sono previste alcune schede di lavoro che qui per praticità non metto ma che sarà facile, per chi vorrà, ricostruire.
Lo propongo qui suddiviso in 3 parti e questa è la 3
UTENZA: Adulti in cerca di lavoro (15 max)
BASI TEORICHE: Orientamento narrativo, Riscrittura, Tecniche di ricerca attiva del lavoro, Feedforward (in fase di colloquio)
STRUTTURA INTERVENTO: 6 incontri di gruppo da 3 ore, 2 incontri individuali da 1 ora
OBIETTIVI E AREE DI COMPETENZA: Costruzione del gruppo; Condivisione degli obiettivi; Fornire strumenti per la ricerca del lavoro; Prendere consapevolezza delle proprie motivazioni e dei bisogni; Confrontare gli strumenti e le motivazioni possedute; Riduzione degli aspetti depressivi
NOTE GENERALI: Diario di bordo in entrata ed uscita. Il diario in uscita è diviso in due parti: la prima è collettiva e fa la sintesi dell’incontro, la seconda è individuale e ciascun partecipante vi annota le proprie impressioni, scoperte, ecc.
TESTO DI RIFERIMENTO: Pietro Grossi, Martini, Sellerio editore, Palermo, 2010, ISBN10 8838924902 – ISBN13 9788838924903
PRESENTAZIONE DEL RACCONTO: Con la grata nostalgia di chi sa di aver compiuto l’incontro irripetibile della vita, Frank – voce narrante di questo racconto – ricorda il «grande» Martini, l’amico trovato e perduto. Era andato a intervistarlo, giornalista alle prime armi, nel lussuoso albergo dove Thomas J. Martini, già acclamato scrittore di un primo capolavoro, era sceso per le solite tournée del successo. Era subito scoccata la scintilla dell’amicizia. I due s’erano capiti nel profondo: il giornalista aveva letto la condanna finale di quella grandezza, del destino di essere «tutto ciò che chiunque avrebbe voluto essere», così come l’artista aveva intuito la verità nella solitudine del suo interlocutore: «Tu vedi le cose, Frank». E nel corso del tempo, attraverso un altro paio di incontri casuali, s’era preparata una specie di silenziosa intesa. Poi Martini, improvvisamente, era uscito dal suo mondo luccicante, e Frank aveva continuato a cercarlo, per scoprire forse che non era una fuga, che non era un rifiuto, ma un più completo abbandono all’autenticità di una vocazione. «Non era lei che spariva. Ero io». Delle storie di Grossi colpisce sempre l’intensità, la massa narrativa, la forza attrattiva di condensare in poco temi e sviluppi molteplici e carichi di simbolismi. Esperienze avventurose tessute dai fili esili degli eventi quotidiani, che sollevano pensieri tanto tenaci, insistenti, quanto oggi troppo alti per dedicarvisi. Così le pagine di questo racconto immergono il lettore in una storia che narra il desiderio di scomparire per salvare qualcosa di se stessi, e dell’impossibilità di farlo.
Pietro Grossi è nato a Firenze nel 1978. Ha pubblicato con Sellerio Pugni (2006, Premio Cocito Montà d’Alba, Premio Chiara, Premio Fiesole, finalista Premio Strega, Premio Campiello Europa 2010) e L’acchito (2007).
INCONTRO DI GRUPPO 7 – “AZIONI E OBIETTIVI” – DURATA: 2h 30’
Introduzione – 15’
DIARIO DI BORDO Si apre la giornata utilizzando di nuovo il diario di bordo, ma senza leggere quanto scritto a conclusione della giornata precedente. Si sollecita una riflessione sull’incontro precedente: “Che cosa abbiamo fatto l’altra volta che ci è rimasto impresso?”. Dopo aver annotato nel diario di bordo quanto emerso si legge velocemente quanto era stato evidenziato immediatamente dopo la conclusione del precedente incontro.
Senza pensare… – 1h
OBIETTIVO: Autovalutazione, Comprendere i diversi punti di vista
STIMOLO GUIDA: Pag. 98 – pag. 100 (da Il Cercopiteco vagava alla deriva per il cortile… a …il Cercopiteco avrebbe visto quel casino e avrebbe pensato…). Nota bene: Occorre fermare la lettura prima di “ho sorriso” e fornire le istruzioni per l’attività “Azioni e conseguenze”. Dopo la compilazione della scheda si legge il brano successivo riprendendo dall’inizio di pag. 100 sino a pag. 102 compresa.
MATERIALE: Scheda 13 Azioni e conseguenze
MODALITA’: Lettura dello stimolo narrativo, Breve introduzione all’attività in cui viene richiesto di raccontare l’ultima occasione nella qauel si è agito senza pensare, in alcun modo, alle conseguenze.
Nei riquadri successivi i ragazzi/e vengono condotti, a step, ad un analisi del proprio comportamento: per quale motivo in quell’occasione hanno agito così? Che esiti ha avuto quella modalità di agire? Ed, infine, quali sono, generalizzando, tre buoni motivi per agire senza soffermarsi troppo sulle conseguenze e, al contrario, tre buoni motivi per valutare la conseguenza di ogni azione. Restituzione: in plenaria viene richiesto a chi lo desidera di leggere interamente la propria scheda
Il traguardo o il percorso – 1h
OBIETTIVO: Autovalutazione, Esercizio di controllo sulla propria vita
STIMOLO GUIDA: Pag. 88 – pag. 97 (da Sotto una pioggia leggere… a …ho bofonchiato un saluto e sono scappato via…). Nota bene: questa parte è appena precedente a quella dell’attività n. 13, si può dunque leggere tutte e due le parti prima dell’attività 13 oppure saltare questa parte e tornarci dopo.
MATERIALE: Scheda 14 Fine e percorso
MODALITA’: Breve introduzione all’attività nella quale viene chiesto ai ragazzi di rievocare episodi del loro passato di due diversi tipologie: un evento nel quale è stato il percorso e non tanto l’obiettivo raggiunto o meno ad essere motivo di soddisfazione, ed un episodio in cui, invece, era soltanto il risultato finale ad essere importante. Il conduttore/trice dovrà soffermarsi su alcuni esempi. Restituzione: in plenaria viene richiesto a chi lo desidera di leggere interamente la propria scheda (il conduttore cercherà di stimolare i ragazzi più restii, coloro cioè che sino a questo momento hanno partecipato meno ai momenti di lettura pubblica delle proprie produzioni, evitando forzature)
Conclusioni – 15’
DIARIO DI BORDO La giornata viene conclusa con l’utilizzo del diario di bordo. I ragazzi vengono stimolati a riflettere sulla giornata appena conclusa attraverso domande quali: Che cosa abbiamo fatto oggi? Qual era l’obiettivo secondo noi?
INCONTRO 8 – “IO POSSO!!!” – DURATA: 2h 30’
Introduzione – 15’
DIARIO DI BORDO Si apre la giornata utilizzando di nuovo il diario di bordo, ma senza leggere quanto scritto a conclusione della giornata precedente. Si sollecita una riflessione sull’incontro precedente: “Che cosa abbiamo fatto l’altra volta che ci è rimasto impresso?”. Dopo aver annotato nel diario di bordo quanto emerso si legge velocemente quanto era stato evidenziato immediatamente dopo la conclusione del precedente incontro. Si consiglia l’utilizzo di una musica di sottofondo in questa giornata. La musica deve essere ritmata ed allegra. Nella giornata si deve saldare il racconto leggendo da dove ci si è fermati la volta precedente sino a p. 103
Guardare indietro – 1 h e 10′
OBIETTIVO: Autovalutazione, Conoscenza di sé e delle proprie relazioni
STIMOLO GUIDA: Pag. 103 – pag. 109 (da Per due giorni mia sorella ha continuato a dormire… a …di essere vivo, mi toglieva il fiato.).
MATERIALE: Scheda 15 Certe volte
MODALITA’: Ci sono delle cose che proprio odiamo: nella prima parte della scheda viene chiesto ai ragazzi di indicare alcune cose che non sopportano proprio, eppure in alcune particolari occasioni può essere accaduto che le stesse cose ci sono apparse in modo diverso. La scheda 15 chiede di fare questo percorso e identificare le occasioni nelle quali cose che normalmente non ci piacciono ci sono apparse sotto una luce differente e ci sono piaciute, proprio come nella narrazione guida.
Attenzione: Dopo la compilazione di questa scheda a ciascun ragazzo/a viene riconsegnato tutto il materiale prodotto (se già scannerizzato viene lasciato, altrimenti verrà restituito successivamente) negli incontri precedenti e viene richiesto di rileggerlo prima dell’ultima attività (20’).
Gli sguardi degli altri – 50’
OBIETTIVO: Autovalutazione, Comprendere i diversi punti di vista
STIMOLO GUIDA: Pag. 109 (da Ma quella sera invece ho ballato ….a Potevo cambiare i mobili nella mia stanza)
MATERIALE: Scheda 16 Io posso
MODALITA’: L’ultima scheda, occorre creare un po’ di “tensione positiva”, si tratta di una scheda particolare, una scheda in cui completiamo un testo con una serie di spazi vuoti. L’attenzione è posta su ciò che possiamo fare, è molto importante lasciarsi con questa idea di possibilità, di apertura al futuro, al possibile, al cambiamento.
Si facilitano delle restituzioni veloci con questa modalità: una musica molto ritmata di sottofondo e il conduttore chiama a rotazione per nome i vari partecipanti. Ciascuno deve rispondere con una cosa che ha scritto che può fare o essere (esempio: Il conduttore: Francesco; Francesco: Io posso essere promosso quest’anno!…). Si consiglia di fare almeno due giri completi. Prima della compilazione finale del diario di bordo sarà importante leggere le pagine finali del libro. Il finale, come è noto, non è così allegro, eppure veniamo anche a conoscenza del biglietto del quale sapevamo l’esistenza dall’inizio del libro. La riflessione del conduttore deve appuntarsi proprio qui: il protagonista si porta ancora dietro quel biglietto che ha ricevuto dieci anni prima, è evidente che per lui quel biglietto è stata una spinta forte a prendere in mano la propria vita. Ci sono separazioni che sono strappi, ma ci sono anche separazioni che danno una spinta, che danno coraggio, energia, possibilità… ed è con questo spirito che vogliamo lasciarci con i ragazzi/e, sapendo che ora loro sanno di avere tante possibilità…
Conclusioni – 15’
DIARIO DI BORDO La giornata viene conclusa con l’utilizzo del diario di bordo. I ragazzi vengono stimolati a riflettere sulla giornata appena conclusa attraverso domande quali: Che cosa abbiamo fatto oggi? Qual era l’obiettivo secondo noi? Si ricorda ai conduttori che è molto importante stimolare un clima di allegria e di reale “possibilità” in questo incontro.